Modalità operative

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Per favorire l’utilizzazione delle presenti check – list e promuovere l’applicazione dei sistemi di gestione, è stata predisposta una prima tabella di correlazione tra vari modelli di gestione (capitolo 4) con lo scopo di evidenziare lo stretto legame tra gli adempimenti obbligatori per legge e gli adempimenti volontari.nnAccanto agli articoli di legge è riportato in modo sintetico anche se l’inadempienza genera sanzioni.nnSono,inoltre, evidenziati quegli elementi del sistema di gestione che risultano esimenti ai fini della responsabilità amministrativa delle imprese (colonna “Requisito essenziale per D.Lgs. 231/01”). In proposito si ricorda che per soddisfare pienamente il requisito di rispondenza al D. Lgs. 231/01 è necessario adottare “un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello” e procedere alla redazione di un codice etico.nnIl SGSL integrato con la parte del modello di organizzazione e gestione, previsto dal D.Lgs. 231/01 in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, allo scopo di prevenire i reati di omicidio colposo, lesioni personali gravi e gravissime, commesse con violazione delle leggi in materia di salute e sicurezza sul lavoro è stato introdotto con la Legge 123 del 3 agosto 2007.nnGli stessi requisiti sono poi approfonditi nel capitolo successivo dedicato alla check – list.nnIn alcuni casi i requisiti rimandano a degli approfondimenti riportati in allegato(“punti di attenzione”) che costituiscono un ulteriore strumento a disposizione del lettore.nnPertanto si possono effettuare varie letture e varie modalità di utilizzazione a seconda dell’impresa: se è certificata secondo le OHSAS 18001/2007, se ha implementato un sistema di gestione secondo i criteri delle Linee Guida UNI – INAIL, o semplicemente se vuole verificare se al fine di esimere l’impresa dalla responsabilità amministrativa si sono assolti a tutti i requisiti fondamentali.nnLa figura 3 evidenzia le prime fasi dell’implementazione di un SGSL, evidenziando in particolare la fase dell’esame iniziale in cui lo strumento operativo più idoneo è costituito dalla check – list.nnnnNel capitolo 6 è riportata una la Tabella di sintesi dei risultati con l’individuazione dei livelli di priorità e degli interventi di miglioramento.nnLa compilazione è a cura del Datore di Lavoro e rappresenta una sintesi dell’attività di autovalutazione, dalla quale il datore di lavoro potrà trarre spunti di miglioramento e individuare azioni correttive da attuare secondo le priorità che riterrà più adatte alla propria realtà aziendale.nnAd titolo di esempio per le imprese non certificate che utilizzano le check – list per valutare il proprio sistema di gestione basato solo sull’applicazione delle disposizioni di legge (D. Lgs 81/2008 e s.m.i.), i criteri da utilizzare ai fini della selezione delle priorità di intervento nella correzione e nel miglioramento del sistema di gestione possono basarsi su un metodo costruito su tre livelli (ALTO, MEDIO, BASSO), dove:nn- Il livello ALTO va attribuito a requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni legislative di rilevanza penale e a conseguenti sanzioni di elevata entità e può determinare elevati rischi per i lavoratori (con riferimento alla frequenza e gravità dei danni);nn- Il livello MEDIO va attribuito a requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni legislative di rilevanza penale e a conseguenti sanzioni di minore entità e può determinare rischi per i lavoratori (con riferimento alla frequenza e gravità dei danni);nn- Il livello BASSO va attribuito a requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni legislative di rilevanza non penale e a conseguenti sanzioni amministrative o non conformità al modello di sistema di gestione delle Linee Guida UNI INAIL.nn

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