SCHEDA DI SICUREZZA

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SCHEDA SICUREZZA AGENTI CHIMICI

Quando si registra una sostanza, occorre indicare tutti gli usi cui questa sostanza è destinata: se un uso non è elencato nella documentazione relativa alla registrazione, la sostanza non può essere legalmente impiegata per quel particolare utilizzo.
Se la sostanza è definita “pericolosa” deve anche essere accompagnata da una Scheda di sicurezza.
Produttori e importatori di sostanze chimiche dovranno informare i propri clienti (gli utilizzatori a valle) sugli eventuali rischi connessi all’impiego delle sostanze fornite attraverso apposite Schede di Sicurezza che dovranno prevederne utilizzi e cautele.
La scheda di sicurezza è il principale strumento documentale di trasmissione lungo la catena di approvvigionamento delle informazioni e dei dati tecnici raccolti nel dossier di registrazione.
Obiettivo della scheda di sicurezza è quello di fornire agli utilizzatori di sostanze e miscele pericolose tutte le informazioni possibili secondo lo schema fissato nell’Allegato II del Regolamento REACH.
Le principali informazioni riguardano la prevenzione e protezione dei rischi, l’identificazione dei pericoli, il corretto impiego negli ambienti di lavoro e la protezione dell’ambiente.
Il CLP non definisce la struttura della Scheda Dati di Sicurezza degli agenti chimici, ma avendo stabilito una diversa classificazione delle sostanze e delle miscele, avrà comunque un impatto sulla SDS. Infatti nella forma la scheda di sicurezza non cambia ma cambia il linguaggio con cui questa è scritta.
Le schede di sicurezza:
– Devono essere presenti in tutti i posti di lavoro in cui vengono manipolati agenti chimici o loro prodotti;
– devono essere aggiornate e devono avere riportata la data di compilazione ed aggiornamento;
– devono essere scritte in italiano;
– devono corrispondere all’etichetta della confezione del prodotto;
– devono essere della ditta produttrice.
STRUTTURA
1. Identificazione della sostanza o miscela e suo uso – identificazione della società impresa (indirizzo completo)
2. Identificazione dei pericoli descrivere i più importanti pericoli chimico-fisici, gli effetti negativi per la salute e ogni altro pericolo che pur non rientra in alcuna specifica classificazione (es. pericolo di asfissia, congelamento, ecc.)
3. Composizione quali-quantitativa (anche generale di tutti i componenti e delle relative concentrazioni), n.EINECS, ELINCS, CAS, nome IUPAC
4. Interventi di primo soccorso: descrivere i corretti provvedimenti di primo soccorso
5. Misure antincendio (specificare i mezzi estinguenti da adottare e da non usare, i pericoli di esposizione al preparato, ai prodotti di combustione e gas prodotti, DPI per il personale antincendio)
6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale (precauzioni per persone, per l’ambiente, metodi di bonifica)
7. Manipolazione (specificare i mezzi di contenimento e ventilazione per impedire produzione di polveri ecc.) ed immagazzinamento (specificare tutte le condizioni necessarie a garantire la stabilità del preparato)
8. Protezione personale/controllo dell’esposizione (indicare i TLV o i VLB) per i preparati è opportuno indicare quelli dei singoli componenti.
Controllo dell’esposizione (specificare i DPI per la protezione respiratoria, delle mani, degli occhi, della pelle).
9. Proprietà chimico-fisiche:
ASPETTO
ODORE
pH
Punto/intervallo di ebollizione
Punto/intervallo di fusione
Punto di infiammabilità
Autoinfiammabilità
Proprietà esplosive
Proprietà comburenti
Pressione di vapore
Densità relativa
Solubilità
Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua
Altri dati: viscosità, miscibilità, velocità di evaporazione, conducibilità
10. Stabilità e reattività:
condizioni da evitare: temperatura, pressione, luce, urti;
materie da evitare: elencare le materie che possono provocare una reazione pericolosa, e i prodotti di decomposizione i instabili che possano dare reazioni pericolose.
11. Informazioni tossicologiche (riportare tutti gli effetti dannosi noti)
12. Informazioni ecologiche (ecotossicità, mobilità: tensione superficiale, l’assorbimento/desorbimento, persistenza e degradabilità, potenziale di bioaccumulo)
13. Osservazioni sullo smaltimento
14. Informazioni sul trasporto
15. Informazioni sulla normativa
16. Altre informazioni