Fattore di rischio cognitivo, o soggettivo

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Questo fattore è riconducibile sostanzialmente a tre aspetti:nnnn• livello di esperienza e di capacità professionali dei lavoratori destinati ad operare all’interno di un ambiente confinato. E’ evidente come lavoratori meglio formati e addestrati, con un maggior bagaglio di esperienza e di capacità professionali, siano meno esposti, a parità di attività lavorativa, a rischi d’infortunio;nnnn• livello di conoscenza e di consapevolezza dello specifico lavoro da svolgere. Prima di eseguire un qualsiasi lavoro in un ambiente confinato, i lavoratori incaricati devono ricevere tutte le necessarie informazioni tecniche e procedurali: tipologia del sito, sostanze presenti o potenzialmente presenti, modalità di accesso e di evacuazione etc. Di conseguenza, deve essere sempre disponibile una completa e accurata “valutazione dei rischi specifici”, senza pericolose semplificazioni o sottostime;nnnn• sottovalutazione del rischio da parte dei lavoratori. Soprattutto nel caso di attività ripetitive e routinarie, è inevitabile una certa sottovalutazione dei rischi da parte dei lavoratori, con una diminuzione del livello di attenzione. Appare quindi consigliabile variare, per quanto possibile, la tipologia di attività cui sono destinati i lavoratori, prevedendo l’esecuzione di periodici momento formativi e addestrativi, per “tenere alta l’attenzione”.

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