MISURAZIONI ESPOSIZIONE RUMORE

rumore

Le modalità e la strumentazione da utilizzare per l’effettuazione delle misurazioni devono essere definite solo dopo un’attenta ricognizione dell’ambiente e delle condizioni di lavoro e alla luce delle informazioni fornite dal Datore di lavoro, tra cui ad esempio:
– caratteristiche del rumore;
– modalità di esecuzione del lavoro e mezzi e materiali utilizzati;
– le postazioni di lavoro utilizzate ed i tempi di permanenza;
– condizioni acustiche intorno alla postazione di misura, compresa la presenza di eventuali segnali di avvertimento e/o allarme.
Metodologie e strumentazioni devono, comunque,essere tali da assicurare una rappresentazione significativa delle condizioni di esposizione giornaliera e settimanale dei lavoratori e da non interferire con lo svolgimento delle normali attività lavorative.
Ad esempio, nel caso in cui si ritenga preferibile utilizzare un misuratore di
esposizione personale questo significa che esso deve essere posizionato in modo da mantenere inalterate le modalità di effettuazione del lavoro svolto da chi lo indossa.
In modo da ottenere una rappresentazione significativa delle condizioni di esposizione dei lavoratori, occorre considerare:
– il numero delle misure;
– i tempi di misura;
– le posizioni di misura;
– la strumentazione da utilizzare.
Numero e durata delle misure
Si eseguono N= 3 misure, ciascuna di durata tale da garantire la stabilizzazione del livello sonoro equivalente entro ±0,3 dB(A) e comunque non minore di 5 min. Le misurazioni devono essere effettuate su intervalli di tempo non consecutivi; se la differenza fra il massimo e il minimo dei valori misurati è minore di 5 dB(A), si pone LAeq,Te uguale al valore medio; se la differenza fra il massimo e il minimo dei valori misurati è maggiore di 5 dB(A), si deve utilizzare uno degli altri due metodi precedentemente indicati
Rumore costante
Rumore che fornisce una indicazione di LPAS con variabilità massima di 3 dBA
E’ sufficiente l’esecuzione di una sola misurazione la durata della misurazione può essere limitata al tempo necessario ad ottenere la stabilizzazione entro ±0,3 dB(A) della lettura del livello LAeq,Tm, e comunque non deve essere minore di 60 s l’incertezza da campionamento è posta pari a zero.
Rumore ciclico
Rumore che si ripete avente sempre le stesse caratteristiche di emissione ad intervalli di tempo uguali
E’ sufficiente l’esecuzione di una sola misurazione. La durata della misurazione deve essere pari ad un numero intero di cicli e comunque non
minore di 60 s.
L’incertezza da campionamento è posta pari a zero.
Rumore fluttuante
Rumore avente durata maggiore di 1 s con variabilità di LPAS maggiore di 3 dBA
a) esecuzione di una singola misurazione di durata pari all’intero periodo di
esposizione; in questo caso si ottiene una misurazione diretta di LAeq,Te e
l’incertezza da campionamento è posta pari a zero
b) mediante l’esecuzione di una singola misurazione relativa alla condizione operativa più rumorosa.
L’incertezza da campionamento è posta pari a zero.
Posizioni di misura
Microfono posizionato nella posizione della testa dell’operatore a circa 10 cm dall’orecchio dell’operatore
Microfono orientato nella direzione dello sguardo
Laddove la posizione della testa non è ben definita, l’altezza del icrofono
dovrà essere:
– per persone in piedi 1,55 m ± 0,075 m dal piano
– per persone sedute 0,80 m ± 0,05 m dal centro del sedile
La catena di misurazione deve essere idonea a rilevare e misurare :
– Laeq il livello sonoro continuo equivalente ponderato A;
– PPeak il livello sonoro di picco ponderato C.
Nel caso risulti necessario calcolare l’attenuazione introdotta dal dispositivo di protezione auricolare, essa deve essere idonea alla rilevazione di almeno una delle seguenti grandezze: LCeq,T o Leqf,T in funzione del metodo di calcolo scelto nell’ambito della UNI EN 458.
Il fonometro è un misuratore del livello di pressione sonora, che viene tradotta in un corrispondente segnale elettrico, a sua volta pesato, quasi sempre, con un particolare filtro di ponderazione indicato con la lettera A.
Viene misurato il valore efficace della fluttuazione della pressione sonora, che viene visualizzato mediante una speciale scala logaritmica (scala dei dB, o decibel), al fine di emulare la risposta logaritmica agli stimoli sonori tipica del sistema uditivo umano.
Il fonometro è quindi uno strumento elettronico che reagisce al suono in maniera simile a quella dell’orecchio umano.
I fonometri possono essere integratori oppure non integratori.
Fonometri non integratori: sono capaci di eseguire solamente misure istantanee.
Fonometri integratori: sono in grado di calcolare anche il livello equivalente, ossia il livello di rumorosità mediato su un periodo di misura scelto a piacimento dall’utente.
Il fonometro deve essere di classe 1 e conforme alla CEI EN 60804
Deve essere eseguita la Taratura periodica, preso Centri riconosciuti SIT, con periodo non maggiore di 2 anni. Tale verifica deve comunque avvenire dopo un evento traumatico per gli strumenti o dopo una riparazione degli stessi.
Deve essere effettuata la Calibrazione acustica dell’intera catena di misura prima e dopo ogni serie di misurazioni.
Se lo strumento mostra uno scostamento dal valore di taratura del calibratore di oltre 0,5 dB, i risultati ottenuti dopo la precedente calibrazione non possono essere considerati validi.
Le IEC 651 (Sound Level Meters) e IEC 804 (Integrating Sound Level Meters) stabiliscono quattro classi di strumenti:
classe 0: fonometro da laboratorio di riferimento;
classe 1: fonometro per misure di laboratorio o sul campo in condizioni acustiche definite;
classe 2: fonometro di uso generale per misure sul campo;
classe 3: fonometro per indagini sul campo di carattere preliminare e per stabilire se eventuali limiti vengono superati.
Per ogni misurazione deve essere indicata anche l’incertezza di cui la medesima è affetta (errore casuale).
La norma UNI 9432:2008 individua:
– incertezza da campionamento
– incertezza da posizionamento dello strumento
– incertezza sui tempi di esposizione
– incertezza strumentale
– incertezza legata alla (eventuale) presenza di dispositivi di protezione auricolare.