ANALISI E VALUTAZIONE RISCHI STRESS-LAVORO CORRELATO

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ANALISI E VALUTAZIONE RISCHI STRESS-LAVORO CORRELATOnnSCOPOnnValutare i rischi psicosociali che possono generare stress sul lavoro e individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione, al fine di assicurare il migliore livello possibile di salute e sicurezza dei lavoratori. L’analisi e la valutazione del rischio da stress lavoro correlato devono essere condotte con metodologie di lavoro standardizzate e definite a priori sia per la modalità applicativa che per il metodo di valutazione.nnOBIETTIVI E RISULTATI ATTESInnL’obiettivo atteso è quello di lavorare in un sano ambiente lavorativo in cui i livelli di stress lavoro correlato siano miniminnELEMENTI DI SISTEMAnnÈ ormai accettato che lo stress si definisce come “la sindrome di adattamento relativamente aspecifica alle sollecitazioni (dette anche stressors o stimoli) dell’ambiente esterno e/o interno”.nnL’Accordo europeo sullo stress sul lavoro dell’8 ottobre 2004 definisce lo stress “uno stato che comporta disturbi e disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale e crea effetti sugli individui che si ritengono incapaci di colmare le lacune con i propri requisiti o le aspettative riposte su di loro”.nnIn funzione delle caratteristiche individuali del lavoratore, la risposta di stress può divenire disfunzionale a causa di:nn• inadeguata intensità degli stimoli (sovra o sottostimolazione)nn• eccessiva durata degli stessinn• organizzazione del lavoro e processinn• condizioni di lavoro ed ambientenn• comunicazionenn• fattori soggettivinnDovranno essere pertanto presi in considerazione tutti gli elementi individuali, collettivi ed aziendali in grado di creare uno squilibrio tra entità delle richieste e capacità di risposta dell’individuonne dell’organizzazione.nnLa sindrome da stress è caratterizzata da disturbi al livello:nn• cognitivo (perdita di concentrazione, difficoltà ad assumere decisioni, persistenti pensieri negativi, diminuita abilità dei managers, ecc.);nn• emozionale (perdita di entusiasmo, irritabilità, ansia, depressione, ecc.);nn• fisico (palpitazioni, mal di schiena, mal di testa, disturbi gastrici,ecc.);nn• comportamentale (decremento della performance, disturbi dell’alimentazione, aumento di errori e infortuni, abuso di alcool e tabacco, stato di sovra o sotto eccitazione, ecc.)nne da problemi organizzativi come:nn• alto assenteismo o presenzialismo;nn• elevato turn over;nn• difficoltà di relazioni aziendali;nn• scarso controllo di qualità;nn• alta conflittualità;nn• licenziamenti o dimissioni;nn• calo netto della produttività;nn• errori, incidenti, infortuni sul lavoro.nnLe interazioni sociali e i rapporti interpersonali possono rappresentare per le persone una fonte stressogena, in grado di produrre tutti i disturbi psicosomatici alla pari degli altri stimoli.nnPertanto anche le interazioni presenti in ambito lavorativo, se non gestite in maniera adeguata alle possibilità di compensazione delle persone esposte, possono recare danni alla salute ennal benessere proprio come i più noti fattori di rischio quali il rumore, il carico di lavoro, i ritmi, i turni e così via.nnÈ da sottolineare, inoltre, che nei paesi industrializzati e post industriali le malattie professionali tradizionali, a forte determinismo di causa/effetto, sono in continua diminuzione a fronte dell’aumento delle patologie stress correlate, aspecifiche e multifattoriali.nnPerciò, accanto alla valutazione dei rischi più tradizionale per la sicurezza e la salute dei lavoratori, si procede nel presente documento alla anche alla valutazione dei rischi cosiddetti psicosociali.nnTali rischi traggono la loro fonte dalle scelte organizzative che possono avere una ricaduta negativa sulle persone sia in termini d’incremento del tasso infortunistico che di disagio fino a sviluppare vere e proprie patologie.nnLo stress è uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti. L’individuo è capace di reagire alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine, e queste possono essere considerate positive ma di fronte ad una esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di reazione.nnInoltre, persone diverse possono reagire in modo diverso a situazioni simili e una stessa persona può, in momenti diversi della propria vita, reagire in maniera diversa a situazioni simili. Lo stress non è una malattia ma una esposizione prolungata allo stress può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute. Lo stress indotto da fattori esterni all’ambiente di lavoro può condurre a cambiamenti nel comportamento e ridurre l’efficienza sul lavoro. Tutte le manifestazioni di stress sul lavoro non vanno considerate causate dal lavoro stesso. Lo stress da lavoro può essere causato da vari fattori quali il contenuto e l’organizzazione del lavoro, l’ambiente di lavoro, una comunicazione “povera”, ecc.nnUn alto assenteismo o un’elevata rotazione del personale, conflitti interpersonali o lamentele frequenti da parte dei lavoratori sono alcuni dei sintomi che possono rivelare la presenzanndi stress da lavoro.nnL’individuazione di un problema di stress da lavoro può avvenire attraverso un’analisi di fattori quali:nn• l’organizzazione e i processi di lavoro (pianificazione dell’orario di lavoro, grado di autonomia, grado di coincidenza tra esigenze imposte dal lavoro e capacità/conoscenze deinnlavoratori, carico di lavoro, ecc.),nn• le condizioni e l’ambiente di lavoro (esposizione ad un comportamento illecito, al rumore, al calore, a sostanze pericolose, ecc.),nn• la comunicazione (incertezza circa le aspettative riguardo al lavoro, prospettive di occupazione, un futuro cambiamento, ecc.)nn• i fattori soggettivi (pressioni emotive e sociali, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di una mancanza di aiuto, ecc.)nn• la sorveglianza sanitaria.nnSe il problema di stress da lavoro è identificato, bisogna agire per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo.nnLe misure da mettere in atto possono essere collettive, individuali o tutte e due insieme.nnMISURE DI PREVENZIONEnnPer prevenire, eliminare o ridurre questi problemi si può ricorrere a varie misure. Queste misure possono essere collettive, individuali o entrambe. Si possono introdurre misure specifiche per ciascun fattore di stress individuato oppure le misure possono rientrare nel quadro di una politica anti-stress integrata che sia contemporaneamente preventiva e valutabile. Dove l’azienda non può disporre al suo interno di competenze sufficienti, può ricorrere a competenze esterne in conformità alle leggi europee e nazionali, ai contratti collettivi e alle prassi. Una volta definite, le misure anti-stress dovrebbero essere riesaminate regolarmente per valutarne l’efficacia e stabilire se utilizzano in modo ottimale le risorse disponibili e se sono ancora appropriate o necessarie.nnQueste misure possono comprendere ad esempio:nn• misure di gestione e di comunicazione in grado di chiarire gli obiettivi aziendali e il ruolo di ciascun lavoratore, di assicurare un sostegno adeguato da parte della direzione ai singoli individui e ai team di lavoro , di portare a coerenza responsabilità e controllo sul lavoro, di migliorare l’organizzazione, i processi, le condizioni e l’ambiente di lavoro.nn• la formazione dei dirigenti e dei lavoratori per migliorare la loro consapevolezza e la loro comprensione nei confronti dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui affrontarlo, e/o per adattarsi al cambiamentonn• l’informazione e la consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, in conformità alla legislazione europea e nazionale, ai contratti collettivi e alle prassi.nn• la partecipazione: coinvolgere il personale nel prendere le decisioni è molto importante.nnL’assegnazione di risorse lavorative avviene di concerto con la commissione interna ed i lavoratori;nn• la rotazione del lavoro: un sistema di rotazione tra il personale allo stesso livello gerarchico;nn• il completamento dei compiti: accordi per assicurare che un membro del personale si occupi dell’incarico assegnato fino al completamento dello stesso;nn• il sistema di pause brevi: dopo ogni ora di lavoro, il personale può fare una pausa di 10 minuti ed è invitato a lasciare la propria scrivania. Ciò serve a ridurre lo stress alla voce ed all’udito ed a cambiare la postura.nnLe misure preventive includono la formazione per l’impostazione della voce, la gestione dello stress, il rilassamento ed anche miglioramenti dell’ambiente di lavoro, come aria condizionata, scrivanie regolabili in altezza ecc.nnDOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTOnnDOCUMENTAZIONEnn• Fonti scientifiche sull’argomentonn• Accordo Europeo dell’8 Ottobre 2004nn• Accordo intersindacale sullo stress sul lavoro 2008nnREGISTRAZIONInn• Documento di Valutazione dei rischi;nn• Piano annuale di miglioramento;nn• Programma di sorveglianza sanitaria;nn• Questionari e loro aggiornamenti.nnRUOLI E RESPONSABILITÀnnDatore di lavoronn• Valutazione dei rischi stress lavoro correlatonn• Tutelare la salute dei lavoratori e prevenire situazioni stressogenenn• Consultazione preventiva del RLS, del Medico Competente, del RSPP in merito alla valutazione dei rischi stress-lavoro correlatonn• Coinvolgimento eventuale di figure professionali specialistiche (es. psicologo)nn• Predisposizione delle risorse umane, strumentali ed economiche per la registrazione ed archiviazione della documentazione per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato e relativi aggiornamenti periodicinnDIRIGENTI RESPONSABILI E PREPOSTInn• Attuano le misure stabilite dal Datore di Lavoro e si avvalgono del supporto e orientamento delle altre figure responsabili del SGSLnnRESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONEnn• Collaborare con il datore di lavoro e il Medico Competente alla individuazione delle fonti di stressnn• Informare i Rappresentanti dei Lavoratori (RLS) sugli esiti delle valutazioni nelle riunioni periodichenn• Coordinare gli incontri periodici della struttura organizzativa per la gestione degli aspetti legati alla salute e sicurezza sul lavoro (rif. Processo 4.1).nn• Registrare ed archiviare la documentazione per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato e relativi aggiornamenti periodici.nnMEDICO COMPETENTEnn• Collaborare con il Datore di Lavoro ed il Servizio di protezione e prevenzione nelle attività di valutazione dei rischi stress-lavoro correlato, alla individuazione dei sintomi di stress neinnlavoratori attraverso la sorveglianza sanitaria e alla stesura del documento di Valutazione;nn• Registrare ed archiviare la documentazione per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato e relativi aggiornamenti periodici.nnRLSnn• Deve essere coinvolto nella formulazione del documento di Valutazione dei Rischinn• Promuove l’attività di prevenzione mediante la presentazione di specifiche proposte.nnMECCANISMO DI VERIFICAnnI processi di interazione e gli strumenti di verifica per l’attivazione del miglioramento continuo sono elaborati in conformità al capitolo 5 Verifica

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